“Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi” (P. Neruda).
E lo fa, ci riesce bene il firmamento a vestirti di primavera! Innanzi al te stesso risvegliato, il Cielo subisce una dislocazione, come se il tempo che rappresenta e scandisce non appartenesse più alla tua natura, che ingloba in sé altre dimensioni.
La trama degli aspetti planetari viene interrotta dalla tua divina presenza, si spezza la continuità di ordine e disordine, e gli itinerari che ti si presentano, e di cui tu stesso sei portatore, approdano alla luce, a desideri e sogni che vanno “al di là”. Tante, troppe parole non riuscirebbero a esprimere quanto l’Acquario viva un idillio con se stesso e con il suo Cielo.
All’apice dell’amore condiviso, dell’autorealizzazione. L’Eros è una bella avventura, la voglia di sedurre si fonde con la generosità dell’essere sedotti, la genialità costruisce, Giove abbonda. A tutto ciò dà man forte la Luna in sestile l’1 e il 2: glorifica la dedizione, lascia intenerire l’anima. A te, che sia tu impegnato in un’opera creativa, o a te che lo sei nella “costruzione di un amore”, o a te che sei in percorso spirituale, fratello universale, evoluzione dello zodiaco, il Cielo dona i Maestri per arrivare alla comprensione del Sé.
Ancora una settimana, la vita è bella.