“Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita”(J. Morrison). È così, cara Bilancia, ti senti svuotata, senza direzione. Ma come – mi chiedono in molti, delusi dall’ingresso di Giove, dalle congiunzioni di Sole e Mercurio, dal sempreverde sestile di Saturno – non dovevano essere questi i nostri giorni di gloria?  Ecco, tutta la mia compartecipazione. Quel Marte non ci voleva, e forse non ce lo siamo meritati. Si congiunge a Plutone, e diventa cattivo. È un demone che s’incarna poi in uno dei tuoi più cari affetti, amante, compagno, figlio, amico, o forse, più correttamente, è la tua antica ferita che si è aperta e riesce a farti piangere e sanguinare. Tu, che hai bisogno d’Amore, tenerezza, pace più dell’aria che respiri, da giorni e giorni sei costretto a subire ogni forma di dispiacere. Quando Amore fa male a una Bilancia si spostano molte energie nel mondo astrale. Le energie venusiane lo subiscono come atto sacrilego, e tutti gli spiriti che governano quel Cielo finiscono col prenderla come offesa personale. A ogni segno il suo archetipo, il suo dominio. Non può vivere Venere incarnata senza amore, come non si può ledere la maestà di un Sole/Leone, o ingannare un Marte/Scorpione. I Pianeti dominanti non sono sfere sospese nel Cielo, a caso nei nostri temi natali, ma esperienze esistenziali, percorsi di vita, archetipi sotto la cui tutela la nostra natura divina ha scelto di incarnarsi. Ogni archetipo va rispettato, nell’essenza, nella simbologia e nella forma. Avrai giustizia, cara Bilancia, ma ti auguro torni insieme a Venere positiva dal 19. Dunque, che torni a te Giustizia con Amore.