“Le sofferenze familiari, come gli anelli di una catena, si ripetono di generazione in generazione, finché un discendente acquista consapevolezza e trasforma la sua maledizione in una benedizione” (A. Jodorowsky). È la catena cui spesso Venere lega la figlia terrena Bilancia, ancorandola a un karma narcisistico e di dipendenza affettiva. In attesa che Venere si ricongiunga con l’amata figlia, che torni a proteggere la sua icona terrestre, la Bilancia deve spostare parole ed energia dai suoi mantra negativi. L’autolesionismo mandato avanti con l’arte della lamentela, di cui sei maestra, rischia di diventare un anatema. Non c’è nulla di cui lamentarsi, ma solo essere grati di questo Cielo che presto sarà il più splendente dello zodiaco: Saturno, Mercurio e Sole positivi; l’aiuto di Marte e la congiunzione di Giove. Non si può dichiarare disfatta solo perché Venere si è distratta per qualche giorno. L’otto tornerà da te. Vero che Giove è stato riletto da molti astrologi nella sua simbologia di Grande Fortuna, ma la congiunzione con il Sole è considerata dall’astrologia classica è uno dei transiti più belli della vita, capita ogni 12 anni e apre cicli dello stesso spazio/tempo. Dunque, godiamocelo questo magnanimo, enorme pianeta, dispensatore se non di fortuna, di ottimismo, idee, armonia e voglia di agire. Nella sua lettura di semina è quanto mai rispondente. Tutto ciò a cui diamo inizio sotto questo transito, che sia un’opera creativa, un progetto, un amore, darà frutti immensi. Attendi, e ti sarà dato.