“Perdonare è liberare un prigioniero, e scoprire che quel prigioniero eri tu”. Caro Cancro, tu che gratta gratta, in fondo in fondo, sei autoreferenziale, ego titanico oltre ogni aspettativa, oltre ogni Leone, perdona a te stesso per esserti distratto dai giorni e i doni di Venere e non esserti concesso ad altri che al tuo narcisismo. Perdonati ora, che la tua estate favolosa sta diventando un’artista sul viale del tramonto. Bella, bellissima, ma estrema. Hai ancora 4 giorni di Sole, nel suo significato letterale e metaforico. Il 23 si sposterà dai tuoi gradi, e l’era folle in cui ogni tuo desiderio è stato un ordine per il Cielo, lascia il tempo a giorni più pacati, lenti e assonnati. È un cielo composto, nulla che ti ostacoli o vada a derubarti dei benefici ottenuti, ma non è più la tua era, devi fare un passo indietro, quantomeno nel ricordo della quadratura di Urano e l’opposizione di Plutone, che riemergono come terre sommerse o fantasmi nell’armadio, pronti a riflettere lati della tua personalità che credevi sopiti. Giove e Marte favorevoli ti danno la giusta forza d’animo e grinta per affrontare questo ritorno alle antiche paure. Anche la Luna in Pesci il 23 è bella, ma confusa. Il Cancro ha talmente bisogno di famiglia e di casa, che per evitare di correre rischi ha abbandonato entrambe, e costruito tutto dentro di sé. Per questo resta il segno più diffidente dello zodiaco: non fa entrare facilmente per non perdere il controllo dell’unica casa nella quale ha trovato rifugio: se stesso.