“è stato uno di quei giorni di marzo quando il sole splende caldo e il vento soffia freddo: quando è estate nella luce, e inverno nell’ombra” (C. Dickens).

Vi sono due modi di leggere questo tema di transito, e le emozioni inconciliabili che abitano in te in questi giorni. Una parte del Cielo è un crepuscolare paesaggio invernale, reso cupo e tenebroso dalla tensione che Marte ti incolla addosso, e da una Venere anaffettiva e svogliata che non porta bellezza.

In questa parte nessuna cosa sembra andare secondo controllo e aspettative, e basta una parola per farti superare il limite. Giove ostacola il rapporto con ogni forma d’istituzione, Urano accentua l’impulsività. Le emozioni sono contraddittorie, i rapporti si fanno esasperati. Ti rifuggi nel tuo guscio, e nemmeno per Eros lasci aperto uno spiraglio di luce.

Amore parla poco, non si dichiara, e l’ambiguità, tuo dono innato, diviene quasi indecente. Eppure in un angolo di questo Cielo si apre un portale verso nuovi spazi, un ingresso a un universo magico, a un ordine e un’autorealizzazione che è arduo da trovare in un Cancro. Nettuno, Mercurio e Sole positivi.

Impegno e determinazione ti conducono al successo nel tangibile, in tutte le dinamiche e dispute professionali. In questa scissione astrale resti tu, e il tuo compito originario: l’ “Uno” dev’essere integrato all’ “Altro”.