“La bellezza di affrontare la vita impreparati è straordinaria. Allora la vita ha originalità: fluisce, giovane e fresca. Allora la vita ti riserva molte sorprese. E se la vita ti riserva tante sorprese, non conoscerai mai la noia” (O. Rajeneesh).

Il duro lavoro che il Pesci sta compiendo su di sé, che affonda in acque ora pacifiche ora agitate, non lascia certo tempo alla noia. Ogni Cielo di transito porta nel suo mondo interiore tutto e il contrario di tutto, costringendolo a un’altalena emozionale che avrebbe sfinito chiunque.

Se ora ha aperto il terzo occhio della consapevolezza, e si predispone a vivere eccellenti prospettive professionali ed economiche, è pur vero che sembra scivolato nel silenzio del cuore, avendo lui stesso chiuso una relazione e la propria emotività in un angolo angusto fatto di rinuncia e autocommiserazione.

Ciò avviene in questi giorni di luglio, in cui comprenderà molto di sé e della sua missione sul pianeta terra, ma si sentirà solo, avvertendo i brividi della mancanza di tenerezza, e il gelo nel cuore anche sotto il solleone. Occorrerà del tempo al segno più sensibile, recettivo e vulnerabile, per elaborare questa mancanza d’amore. Bisogna aspettare il 20 e i trigoni di Sole e Marte, l’energia allora si farà più decisa, l’azione più concreta, l’inedito coraggio gli consentirà quello scatto di dignità più che orgoglio, e allora sì, ne verrà fuori. Il Pesci ne viene sempre fuori. Persino Saturno contro ne è consapevole.