Carissimo, con questo Cielo che continua a soffiare successo, a tranquillizzarti con parole d’amore, a sussurrarti di non avere paura, perché tutto ti sarà accordato e andrà magicamente per il meglio, che ti coccola, ti ama, ti riempie le tasche e il cuore, sembri aver perduto ruolo e identità.
Cosa fa un Pesci in un mondo perfetto, idilliaco, dove non può più indossare né la maschera del sadico né quella del masochista? Cosa fa se non può più sostare nella lamentela, né immolarsi come agnello sacrificale, né salvare l’altro da sé afflitto com’è da sempre della sindrome da crocerossina? Provo a darti qualche consiglio accordando i tuoi talenti.
Canta, mangia, bevi, ridi e prega. Sono aspetti belli, ma transitori. Goditeli, e sii colmo di gratitudine. Tu che cerchi l’imperituro, se imprigionato dall’impermanente.
Non vorrei fare il guastafeste, ma Saturno e Giove sono ancora maldisposti con te, e dalla prossima settimana comincerai di nuovo il viaggio nelle tue tempeste oniriche. A questo punto consegnati nelle mani di un Eros trasgressivo, acceso dalla luna nello Scorpione la notte del 12.
È una ubriacatura cosmica che merita tutto te stesso, lasciati andare. “Del doman non v’è certezza”.