Povero. Un Pesci che tenta di sopravvivere a un mare in tempesta, e se si concede una qualche forma di trasgressione, non lo fa mai scevro da sensi di colpa. Continuiamo così, facciamoci del male. No, non puoi passare tutta l’estate ad affrontare le tue paure, dovrà pur esserci il momento del Ludos, del piacere, dell’arte e della gioia. Tu lo sai vivere, ne hai innata predisposizione, non lo cerchi, lo crei. Se non fosse che dopo averlo vissuto ti laceri con inutili, sterili tormenti dell’anima, impregnati di una spiritualità che quel Nettuno addosso a volte ti fa travisare. Dio non è punizione, né senso di colpa. Riconosco che in questo momento hai ogni diritto alla lamentela, questo Cielo ti è ostile, e non voglio ometterlo. Potresti aver il diritto sacrosanto di tormentare gli amici giornate intere con le emergenze del tuo malessere, se non fosse che te lo sconsiglio altamente. Esotericamente la lamentela è considerata, insieme al giudizio, la causa del maggior dispendio energetico. Caro amico, devi imparare a sopravvivere nel modo migliore a un cielo ostile per tutto il mese di agosto. Non vorrai consegnarti mani e piedi alla disperazione senza godere per nulla dei doni di questa calda estate, senza che il piacere dei sentimenti, le pulsioni sessuali ti sfiorino? Ci sono spiragli erotici di luce. La Luna ancora colma delle sue promesse entra nel tuo segno le ultime ore della settimana. Potrebbe accadere di tutto, potresti vivere momenti di follia passionale e amorosa, se solo ti lasciassi andare. Accetta questo cielo oscuro come momento catartico, e fattene una ragione. Abdiga per una sera al piacere dei sensi. "Dio ti perdonerà, è il suo mestiere". (Heinrich Heine).