“Ho fatto indietreggiare la morte a furia di vivere, soffrire, sbagliare, rischiare, dare e perdere” (A. Nin). Eccoci all’Eros e Thanatos, forza scorpionica, nascosta in fondo allo sguardo che fulmina, al genio profondo, tuo immenso mondo interiore. Tu che con la morte vivi a braccetto da sempre, e dormi con la pistola sotto il cuscino per non farti sorprendere. Anzi, tu che non dormi quasi, restando a lavorare o ad amoreggiare sino a tardi, e alzandoti presto all’alba per rendere grazie al miracolo di esserci ancora. Sei estremo e assolutista in tutto, anche nella relazione di contiguità che hai instaurato con la Nera Signora; la sfidi testando i limiti del tuo corpo, drogandoti alcuni giorni di ipocondriaco salutismo e in altri di sigarette e caffè, e della tua mente, facendoti attraversare da pensieri e paranoie sulla lotta, l’assedio, la conquista, rendendo al cardiopalmo ogni istante della tua giornata. La provochi, ti metti con lei in competizione cercando attraverso il sesso lo stesso oblio dell’ego di cui lei è maestra. Che ne dici se ora parlassimo di vita? Di quella contro la quale urli con un’adeguata carica di odio come volessi dirle: non posso fare a meno di te! Quella che i transiti da settimane ti stanno assicurando straordinaria. Vita è affetto, sentimento a tinte rosse donato da Venere e Marte in trigono per tutto il mese. Vita è l’uomo della passione che si arrende al sentimento, che getta alle spalle ogni illusione di libertà e si concede a languide, eccitanti e amorevoli ore il 20, il 21 e il 22, con la Luna nel segno. Vita è il guerriero con cappa magnificente cui Sole, Nettuno e Plutone positivi consegnano giusti onori, ricompensa professionale e finanziaria. Vita è questo momento d’oro, sotto questo Cielo, che promuove l’amore, l’autorealizzazione, la vittoria in ogni battaglia, e che diventa assoluta premessa di felicità.